L’Oasi Estiva nasce nel 2008 da un’idea della prof.ssa Valeria Bertin (maestra Vivì) e nel 2019 ripropone la formula vincente, svolta negli anni precedenti, dove la settimana è alternata fra uscite e attività in sede. L’OASI ESTIVA vuole essere un momento di esperienza sociale e di educazione dove il GIOCO è lo strumento didattico fondamentale. I bambini non saranno mai in situazione di stress ma in ambiente famigliare.
Si inizia alle h 8 e si finisce alle h 17 dal lunedì al venerdì. L’orario è flessibile per le esigenze dei genitori.
Nella giornata del giovedì, dedicata al mare, si partirà alle ore 9 per tornare alle ore 19.30 circa. I genitori che vorranno seguirci saranno i benvenuti, ovvero potranno rimanere comodamente sdraiati sotto l’ombrellone.
I bambini avranno anche la possibilità di pernottamento quindi il valore sarà duplice: loro faranno un’esperienza nuova e i genitori avranno spazio/tempo per la coppia!
Le uscite riguardano: escursioni brevi sui Colli Euganei. piscina, mare e uscita fuori porta a piedi ai parchi più vicini.
Le attività in sede: gestione dell’ambiente casa in cui vengono ospitati i bambini, laboratori espressivi (teatro, musica, piano, batteria, manualità). giochi popolari (nascondino, giochi con la palla, con la corda, casa casetta) e compiti scolastici.
I collaboratori sono polistrumentisti e insegnanti coinvolgenti!
30 dicembre 2018 la CASO si riunisce in sede ad Abano Terme per organizzare la consueta riunione di fine anno per la chiusura delle attività e progetti temporanei e il proseguimento dei progetti per il nuovo anno. (CORSOmisto, AIUTO COMPITI, ...)
Si prospetta un lungo lavoro di progettazione e programmazione in vista dei nuovi bandi europei da recepire per la ricerca sulla salute dei bambini (InPlay) e la ricerca scientifica e artistica nanotech (Other Borthers).
Domani 31 dicembre 2018 è indetta la riunione ufficiale con consiglieri, segreteria, collaboratori. Seguiteci per le novità che pubblicheremo nei prossimi mesi!
EnnESIMA associazione culturale di Este Padova è giunta alla sua quarta iniziativa. Dopo le due dedicate alla poesia (21 marzo e 21 giugno) e la partecipazione alla Maratona di lettura promossa da Biblioteca e Associazione Dolfin Boldù, tra ottobre e novembre propone quattro incontri tra fotografia e libri in una serie intitolata “esperienze”, presso il Chiostro delle Consolazioni, via Francesconi, 2, a Este.
Per ogni serata troverà spazio un tema di quell’attualità spesso lontana dai riflettori del sistema dei media, ma che nonostante tutto rappresenta un aspetto particolare del nostro tempo: l’Africa con le sue mille contraddizioni, la realtà degli affetti in carcere, l’esperienza di uno squatter e un viaggio della memoria nella guerra più vicina (nel tempo e nello spazio) a noi. Gli incontri avranno inizio alle 21,00 e sono ad ingresso libero
mercoledì, 25 ottobre 2017: Daniele Gobbin e Riccardo Carugati, Congo, viaggio nel cuore dell’Africa
Riccardo Carugati e il fotografo Daniele Gobbin racconteranno le loro esperienze di viaggio nella Repubblica Democratica del Congo, un paese ricchissimo di risorse ma sfruttato dal colonialismo e devastato da guerre. Storie di volontariato, avventure, disagi, ricchezze e indimenticabili emozioni. In collaborazione con Ubuntu Aps.
mercoledì, 8 novembre 2017: Angelo Ferrarini, Per qualche metro e un po’ d’amore in più
Tema del volume sono gli affetti ristretti, cioè i sentimenti e i rapporti limitati, interrotti, chiusi, raccontati dalle esperienze di chi sta subendo la condanna. Il volume nasce dal tema di discussione e confronto proposto nell’Anno Scolastico 2013-14 a scuole, associazioni, istituti di pena con il titolo: “Per qualche metro e un po’ d’amore in più”.
mercoledì, 15 novembre 2017 è la volta del nostro giovane autore Federico Rampazzo con il libro Proving grounds terreni di prova. edzioni Aletti Editori, Collana Gli Emersi 2017
Un memories ma anche una introspezione profonda dell’essere giovane, in questa contemporaneità, mentre si è a mezz’aria fra la natura e la metropoli. Federico Rampazzo, nato a Monselice, vive a Londra dal 2014. A raccontare la sua storia anche le immagini di un “fotografo appassionato”, Franco Rubini, che ha vissuto per tre giorni a contatto con l’autore all’interno dell’ultimo posto occupato in zona 4 a Londra e che ha prodotto un reportqage fotografico.
martedì, 21 novembre 2017: Alberto Girotto, le rose di Sarajevo
Alberto Girotto, giovane fotoreporter atestino, ha ripercorso nel 2016, l’asfalto dell’assedio, dove le bombe e i colpi di mortaio hanno lasciato il loro segno. Le chiamano “rose di Sarajevo“, e quelle ricoperte di resina rossa sono quelle che si sono portate via la vita di uno o più cittadini di quel crocevia di culture.
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